Un bel locale, un clima divertente, un buon aperitivo e… due chiacchiere sulla Brand.
Durante la settimana del Brand Festival tutta la città di Jesi parla di Identità di Marca e lo fa in ogni occasione, anche durante l’happy hour.
Gli “Aperitivi con i Guru” sono infatti dei momenti di incontro e di confronto informali e divertenti con alcuni esperti di marketing e di brand con cui approfondire una delle tante sfumature sull’Identità di Marca. Ovviamente davanti ad un aperitivo!
Alessandra Olietti
In un’epoca totally digital, in cui con un semplice click sui nostri smartphone ci ritroviamo catapultati dall’altra parte del mondo, rimanendo immobili, ci chiediamo: come ci convincono i brand del settore travel a non smettere di viaggiare?
Serve guardare con uno sguardo nuovo alle attuali strategie di comunicazione e marketing per offrire un’istantanea dello scenario travel attuale: dalla comunicazione visual e immersiva, alla realtà virtuale; dal coinvolgimento di blogger e influencer, alle Instagram stories.
La brand communication turistica vede ormai nelle destinazioni e nei viaggiatori i protagonisti indiscussi, che si destreggiano tra dinamiche fast e slow. Come devono comportarsi allora i brand? Un aperitivo-bussola per i professionisti del marketing turistico (e non solo!) alla scoperta del nuovo travel journey.
Damiano Crognali
Un aperitivo in cui ricordiamo le campagne descritte nel serial Mad Men e spieghiamo quali sono i casi reali e come nascono le pubblicità di Don Draper. Attraverso il racconto dei casi e delle strategie di marca delle campagne raccontate in Mad Men, faremo una indagine sui brand e sulle attività di comunicazione per far conoscere valori che sembrano distanti, ma che in realtà sono tra di loro collegati e interconnessi. E faremo questa indagine attraverso la visualizzazione video di alcune significative campagne di comunicazione raccontate e descritte in Mad Men.
La Marche, turisticamente parlando, sono un brand?
Nadia Stacchiotti
Cosa caratterizza la regione Marche e la rende appetibile agli occhi del turista?
Da regione manifatturiera a destinazione turistica, il passaggio non è forse così scontato.
Una riflessione informale sulla Brand Identity delle Marche, sulla comunicazione istituzionale e sul contributo delle iniziative che nascono spontanee dalle community social e dagli utenti del web.
Il teatro partecipato nel quartiere e l’identità della comunità
Michael Bonelli – Barbara Di Pietro
Il teatro partecipato in un quartiere è un processo, un luogo di incontro tra artisti, un territorio e la comunità che lo abita, uno spazio che rappresenta i cambiamenti. E’ molto più di uno spettacolo.
E’ una raccolta, un viaggio nel tempo e nella memoria raccontato dagli abitanti del quartiere, i cui ricordi individuali diventano elementi per costruire un grande affresco collettivo, messo a disposizione della comunità, come eredità condivisa, portando al centro dell’attenzione la comunità stessa nelle sue molteplici e svariate articolazioni, stimolando la riflessione storica e facendo riemergere i fili forti che legano le persone.
Il format è stato sperimentato nel PraDo di Jesi nelle estati 2016 & 2017, durante le edizioni della Festa del Cordaro 2016 & 2017 e a Francavilla al Mare (PE) nella primavera 2018.
In questo, le esperienze personali e collettive dei cittadini vengono raccolte e rielaborate artisticamente, per restituirle in un tempo sospeso, a “più voci”, dando luogo, nello spettacolo finale, alla rappresentazione dell’identità della comunità – un bene comune.
Inoltre, nel teatro di quartiere i cittadini da spettatori di trasformano in attori, divenendo partecipi, anche al momento della mise en espace, aprendo le porte al teatro, reso così fluido nel linguaggio e nel luogo.
In questo modo, la riscoperta dei valori, la cultura e la storia della comunità attraverso il teatro di quartiere rendono ogni luogo unico trasformandolo in un brand.
Le Rosa
Le ROSA è un progetto di SeoSpirito Società Benefit srl e nasce con lo scopo di creare rete nella propria Provincia di Residenza. L’obiettivo è ascoltare le donne, collaborare con TUTTI coloro che voglio rendere concreti i nostri progetti e sorridere dei risultati ottenuti.
È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire alla realizzazione dei nostri progetti.
È PER le donne che vogliono crescere, cambiare e confrontarsi lontano dai nostri comportamenti da luoghi comuni, convinte di poter partecipare a un sogno: un territorio in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.
È PER le donne che sostituisco l’invidia e la competizione sopra ogni cosa con la collaborazione e la realizzazione di azioni concrete per il proprio benessere e quello dell’intera comunità.
È PER le donne perché abbiamo ancora strada in salita: il gap, in alcuni ambiti, è ancora forte.
Le Rosa sono uno strumento per creare benessere per se stessi e per gli altri.
Il progetto de Le Rosa si pone cioè l’obiettivo di avere una riflesso positivo sull’ambiente circostante attraverso l’esercizio di impresa. Il nucleo è fondato e creato dalle donne, dalle loro idee, dalle loro esigenze, dai loro bisogni. E si espande fino a interessare la società, globalmente intesa.
Risponde ad un nuovo modo di creare valore non esclusivamente in senso economico, ma anche in senso etico.Tutti possiamo arricchirci senza per questo rinunciare a dare un contributo costruttivo e vantaggioso che ricada sull’ambiente esterno e sulla biosfera.
Carlotta Silvestrini
Quante aziende vengono messe sul mercato con una probabilità di sopravvivenza legata a fattori esterni? Dagli sponsor locali, ai finanziatori, agli algoritmi pubblicitari, alle visite del commerciale di turno. Ma cosa succede se improvvisamente questi fattori esterni vengono meno? Nella stragrande maggioranza dei casi si chiude bottega e si passano gli anni successivi a pagare debiti verso Stato, fornitori, personale. Per pochi imprenditori lungimiranti invece, si apre una seconda possibilità: riprendere il controllo delle dinamiche di impresa attraverso il rebranding, il riposizionamento strategico di marca.
Gaetano Grizzanti
Avere un buon prodotto e offrire un buon servizio è un prerequisito, ma non più sufficiente per farsi scegliere dal cliente/consumatore. I cambiamenti dell’ultimo decennio hanno modificato la fisionomia dello scenario italiano e internazionale, rendendo sempre più faticosa la competizione sul mercato, sia per brand b2c sia per aziende b2b.
Non siamo più nell’era della realtà, ma in quella della Percezione: il classico approccio di comunicazione – orientato a far leva sulle caratteristiche dell’offerta – o concentrata sulle tendenze di storytelling e social-media, spesso non rendono distintive le proprie qualità ed eccellenze.
Il libro del Prof. Gaetano Grizzanti, CEO di UNIVISUAL, tratta il brand come un asset utile per porsi in modo unico nei confronti del proprio pubblico e per differenziarsi rispetto alla concorrenza, al fine di creare un valore aggiunto nei confronti degli stakeholder.