Modulo formativo – Storybranding: il gioco delle verità
Il modulo prevede 4 workshop dedicati.
Save the (cheerleader) cheerpost will not save the (world) brand
Valentina Vellucci
Qual è il ruolo dei social media in un caso di crisis management? I social media possono aiutare gli utenti nell’ approfondimento di un caso di crisi o alimentano solo l’hype negativo intorno al brand?Strategie, esperienze personali e best practise per salvare noi stessi dall’illusione dei trucchi magici della comunicazione digitale.
Big Data e debunking: la grande truffa degli influencer
Alex Orlowski
Data driven e persuasione
Matteo Flora
Le conversazioni online possono modificare la percezione legata ad una persona, un brand o un prodotto, a volte in modo totalmente arbitrario rispetto alla comunicazione costruita ad-hoc. Altre volte, soprattutto se si parla di politica, le conversazioni online possono essere utilizzati a fini di propaganda per poter spostare l’opinione delle masse, come è successo per le scorse elezioni Americane e come sta continuando a succedere in diverse parti del mondo. Data Driven e persuasione, i dati al centro di una nuova “guerra” dell’informazione.
Truth Building
Andrea Fontana
Costruire “verità” e percezioni di marca, prodotto, vita nel branding contemporaneo.
Entriamo in relazione con individui, marche e istituzioni in base al grado di fiducia e percezione positiva che questi sono in grado di creare nel content continuum, la continuià di contenuti in cui noi tutti oggi viviamo.
Ma come si fa attraverso testi, parole e immagini a creare “verità locali” credibili e a generare percezioni positive nella comunicazione di marca aziendale o personale?
Durante l’incontro verranno esplicate le nuove pratiche di influenzamento percettivo usate nel branding politico e aziendale contemporaneo. E si indicheranno le prime linee guida del Perception Management – che ogni manager, giornalista e comunicatore dovrà conoscere per leggere meglio la realtà e saper gestire le diverse “battaglie di contenuto” in cui siamo immersi.
Non basterà più fare leva sui contenuti, per promuovere un servizio, vendere un prodotto, posizionare un brand, ma sulle percezioni durevoli che quel contenuto porterà con sé.