Intervista a Gianluca Candela di ADMARCA per il Glocal Brand Awards – CNA
Al Brand Festival con Gianluca Candela, di @ADMARCA, quattro domande per conoscere uno dei protagonisti del Glocal Brand Awards – CNA.
D: Quale progetto porterai al Glocal Brand Awards – CNA?
R: Il caso ideale, la creazione di un nuovo brand che vuole affacciarsi nella distribuzione organizzata.Un intero percorso di branding, dal naming al design del marchio, dal packaging design ai materiali punto vendita, dai cataloghi al sito e i social.
D: Obiettivi, Analisi, Strategia e Creatività. Quali di questi momenti progettuali è risultato più importanti in questo lavoro?
R: L’ analisi del mercato e dei competitor e la definizione di una strategia molto chiara, da seguire in tutti vari aspetti, sono stati i momenti fondamentali per l’intero processo. La creatività aiuta ma è come la potenza… è nulla senza controllo!
D: Cultura di Brand. Quale rapporto e che coinvolgimento del cliente c’è stato nella creazione del progetto e nelle singole fasi realizzative?
R: Il confronto con il cliente è stato frequente. Tutti gli aspetti salienti sono stati condivisi con la proprietà, mentre per il resto ci siamo confrontati con l’ufficio marketing. A noi piace costruire con il cliente il progetto, farlo sentire anche suo.
D: Ed ora il Brand Festival. Un motivo per non mancare all’edizione 2017?
R: Non si può mancare se si vuole dare dignità a questo lavoro anche nelle Marche. Non si può mancare se si vuole fare rete. Il tempo della “ricetta segreta” è morto da un pezzo, oggi c’è bisogno di condividere il proprio sapere per accrescerlo.
Descrizione profilo
Gianluca ci racconti qualcosa della tua professione? Di cosa ti occupi in agenzia di comunicazione?
“In agenzia il mio ruolo è quello di Direttore Creativo e socio al 50%. Oggi questo ruolo è decisamente diverso rispetto a 30 anni fa quando ho iniziato da free lance questo lavoro. Negli ultimi anni devi essere preparato in molti ambiti oltre alla comunicazione visiva e al marketing della comunicazione. Non puoi non conoscere le dinamiche dei social network, che abbiamo iniziato a studiare già dal 2012 ed oggi è il vero canale per fare branding, e non puoi essere digiuno di web e UX design. Quello che è certo che il mio lavoro ha come “ricevitore” l’uomo e non mi stancherò mai di osservarlo, nelle sue innumerevoli sfaccettature, senza mai sottovalutarlo. Operativamente in agenzia partecipo alle riunioni strategiche pianificate dal mio socio Fabio Sabbatini, organizzo i brainstormig per avviare la progettazione, curo ogni singola scelta del graphic-design, ma soprattutto mi calo nei panni del “ricevitore” del nostro messaggio. per capirne reazioni e dinamiche. Oggi mi sento particolarmente preparato nel packaging design e materiali P.V. su cui abbiamo lavorato molto e imparato che il posizionamento di un prodotto parte dalla sua confezione”.